Le manovre di disostruzione, se eseguite correttamente, producono una altissima percentuale di successo (98 % circa).
La prevenzione primaria e le manovre di disostruzione imparate in un corso con prove pratiche e insegnate
da professionisti sono dunque molto efficaci.
Ma può bastare?
La risposta è NO.
Infatti TUTTI dovrebbero sapere che le manovre di disostruzione servono ad intervenire in caso di ostruzione delle vie aeree, ma cosa possiamo fare se queste non dovessero funzionare?
Ma perché queste manovre non dovrebbero funzionare?
Queste sono le motivazioni più frequenti che impediscono un risultato positivo:
- L’ostruzione è complessa (il corpo estraneo è decisamente incastrato o di difficile disostruzione come una fetta di prosciutto crudo, una moneta, caramelle gommose, il wurstel tagliato scorrettamente o la mozzarella)
- Arriviamo tardi (abbiamo a disposizione secondi NON minuti)
- Eseguiamo manovre non corrette che in certi casi potrebbero peggiorare la situazione (ad esempio cercare di risolvere l’ostruzione infilando le mani in bocca)
- Persone intorno che ci impediscono di avvicinarci e di toccare il bambino (genitori
nonni) - Bambini con problematiche patologiche di deglutizione o con altre tipologie di
problematiche causate da sindromi o malattie che non permettono la riuscita
dell’intervento
Il Corso sulle Manovre di Disostruzione Pediatrica E’ SOLO IL PRIMO PASSO DELLA FORMAZIONE che ogni essere vivente (e non solo genitori, nonni, insegnanti) dovrebbe sostenere. Ma NON BISOGNA FERMARSI QUA!
Perché?
Semplice: se il bambino diventa incosciente a casa, a scuola, al parco giochi perché le manovre di disostruzione NON riescono, allora bisogna iniziare con le manovre di rianimazione cardio-polmonare (massaggio cardiaco) e con l’utilizzo immediato di un defibrillatore. La situazione con un bambino che diventa incosciente NON è più trattata come una Ostruzione ma come un Arresto Cardiaco.
Le persone NON competenti ovvero chi NON ha eseguito un corso completo BLSD-PBLSD (accreditato al 118 che da garanzia di qualità) non saranno in grado di effettuare la Rianimazione Cardiopolmonare in maniera professionale e corretta (il bambino non è un piccolo adulto) ed ENTRO i 2 minuti previsti per avere la migliore performance.
Dopo il 4°-5° minuto (senza fare nulla) iniziano i primi danni cerebrali irreversibili; se qualcuno interviene subito, invece, il bimbo potrebbe avere alte percentuali di salvarsi senza riportare danni neurologici.
Perché privarsi dunque di questa possibilità?
Riflettere e informarsi sui Centro di formazione che erogano corsi di Alta Qualità. RELIFE 2020 è uno di quelli, e organizza appuntamenti ogni mese.
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